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I Primi giorni del Mese di Novembre sono davvero speciali. Difatti il mese è aperto da due ricorrenze molto importanti: La Festa di Ognissanti e La Commemorazione dei Defunti. La festa di Ognissanti, nota anche come Tutti i Santi, è una solennità che celebra insieme la gloria e l'onore di tutti i Santi, canonizzati e non. La festa cattolica, il cui nome originario è: Festum Omnium Sanctorum, cade il 1° novembre; è seguita il 2 novembre dalla Commemorazione dei Defunti, ed è una festività di precetto che prevedeva una veglia e un'ottava nel vecchio calendario pre-conciliare.Questa festività ha tradizioni molto antiche, infatti, le commemorazioni dei martiri, comuni a diverse Chiese, cominciarono ad essere celebrate nel IV secolo e le prime tracce di una celebrazione generale si ebbero ad Antiochia, con riferimento alla Domenica successiva alla Pentecoste. Questa usanza viene citata anche nella settantaquattresima omelia di Giovanni Crisostomo (407) ed è preservata fino ad oggi dalla Chiesa Ortodossa d'Oriente, per la quale ricorre la prima domenica dopo la Pentecoste e, in quanto tale, segna la chiusura del ciclo pasquale. Nell’ arco del tempo si decise di spostare la data dello svolgimento della festività al 1º novembre per farla coincidere con il Samhain, l'antica festa celtica del nuovo anno, a seguito di richieste in tal senso provenienti dal mondo monastico irlandese. Inoltre, anche per rafforzare la motivazione di questa decisone, Papa Gregorio scelse il 1° novembre come data dell'anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie "dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo". Arrivati ai tempi di Carlo Magno, la festività novembrina di Ognissanti era diffusamente celebrata. Finalmente nell'835 il 1° novembre venne decretato una festività di precetto grazie al re franco Luigi il Pio, il cui decreto fu emesso "su richiesta di Papa Gregorio IV e con il consenso di tutti i vescovi".

Commemorazione dei defunti

La Commemorazione dei defunti (Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum), conosciuta anche come Giorno dei Morti, è una ricorrenza della Chiesa cattolica, preceduta da una Novena, e celebrata il 2 novembre di ogni anno. Nel calendario liturgico segue la festività di Ognissanti, che ricorre infatti l'1 novembre e nel caso in cui il 2 novembre sia domenica, la ricorrenza viene celebrata il 3 novembre. Anche questa festività ha origini molto lontane perché l'usanza di ricordare persone defunte è molto antica, nonostante ciò avveniva in genere nel giorno corrispondente alla loro morte. Difatti questa giornata fu ufficialmente istituita da sant'Odilone di Cluny, che ha stabilito nel 2 novembre, con la riforma cluniacense, il giorno di commemorazione dei morti per i suoi monaci. Successivamente questa festa fu estesa a tutta la Chiesa Cattolica. Oggigiorno è ancora consuetudine, in questa giornata, visitare i cimiteri e portare fiori sulle tombe dei propri cari. Usanze più antiche, ancora sopravvissute soprattutto in SICILIA, prevedono la preparazione dei cosiddetti dolci dei morti, allestiti nei giorni precedenti in una meravigliosa vetrina. Una tradizione Siciliana prevede che, durante la notte della vigilia, i defunti della famiglia lascino dei regali per i bambini insieme alla Frutta Martorana, i Morticini ed ad altri dolci ancora.

La frutta Martorana

La Frutta Martorana è un tipico dolce siciliano famoso nel mondo, vagamente somigliante al marzapane ma più dolce e saporito, a base di farina di mandorle e zucchero e confezionato tradizionalmente in forma di frutta, tradizionalmente preparata nelle celebrazioni della Festa di Tutti i Santi e della Festa dei Morti. La sua realizzazione è molto lunga e particolareggiata, poiché prevede una grande abilità pasticciera ed artistica da parte dei maestri che intendono darle vita, ed è per questo che risulta un vero e proprio capolavoro che solo in pochi riescono a realizzare alla perfezione imitando quasi la natura. Al dolce vengono date numerose sembianze, tutte molto belle e caratteristiche, che riproducono in parte le portate di un pranzo molto ricco. Le forme più tradizionali rievocano l’immagine di diversi frutti come: il fico d’india, il mandarino, la pesca, la mela (sia rossa che gialla), la pera, la prugna, la banana, la nespola e la ciliegia. Naturalmente si realizzano dolci che riproducono anche altre portate, come: le braciolettine (involtini) allo spiedo, il toast, i panini imbottiti, la caciotta, il formaggio pepato…"che acquolina in bocca"!

Come nasce

Secondo una nota tradizione, la frutta di Martorana è nata perché le suore del convento della Martorana, per sostituire i frutti raccolti dal loro giardino ne crearono di nuovi con mandorla e zucchero, per abbellire il convento per la visita del papa dell'epoca. La tradizione vuole che nel periodo normanno, in Sicilia, le monache del convento della Martorana per arricchire l’aspetto del loro giardino, ormai spoglio dei fruttti dei loro alberi a causa della raccolta da poco fatta, avessero creato dei frutti, gli agrumi della sicilia, con mandorla e zucchero che poi avrebbero appeso nuovamente agli alberi in onore della visita di un personaggio molto importante: un alto prelato o, addirittura, un re. Da questo avvenimento, forse, deriva anche il nome dell'impasto utilizzato, Pasta Reale, composto da zucchero, mandorle tritate,che nel corso dei secoli è diventato l'odierno marzapane.

I morticini, pasta garofano

I Morticini o dolci dei morti sono dei particolari biscotti realizzati in occasione della Commemorazione dei Defunti. È tradizione in Europa e soprattutto in Italia allestire dolci particolari nei giorni a ridosso del 2 novembre, che spesso ricordano nel nome questa ricorrenza o nella forma e consistenza: questi dolci, infatti hanno la forma di un osso, di un teschio, di un angioletto o del ‘bambinello Gesù’. Ancora oggi in alcuni paesi d'Italia, la notte tra l'1 ed il 2 novembre, si pongono questi dolci su tavole imbandite, in ricordo dei propri defunti. I dolci dei morti contengono ingredienti semplici come farina, uova, zucchero ed aromatizzanti; e sono spesso accompagnati dalla frutta martorana in eleganti confezioni.

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